La sessualità è ancora oggi foriera di inibizioni e tabù, in particolar modo quando siamo chiamati a condividere ciò che non va nella nostra sfera intima o a verbalizzare aspetti legati alla disfunzionalità sessuale.

Aprirsi rispetto al proprio disagio sessuale può innescare nella persona vissuti di imbarazzo, ansia e inadeguatezza.

Si immagini ad esempio la comprensibile difficoltà rispetto a decidere “da che parte cominciare” a raccontare dei propri problemi intimi, o nell’utilizzare i termini “giusti” per indicare le zone genitali o determinate pratiche sessuali.

Rivolgersi a un Sessuologo per molti può essere motivo di disagio, in alcuni casi addirittura maggiore rispetto a quello legato alla difficoltà sessuale con cui ci si confronta.

Pertanto alcune persone evitano di chiedere un aiuto professionale, confidando che il tempo e le circostanze possano risanare la situazione.

L’evitamento e le illusioni magiche di risoluzione legate al caso, possono tuttavia avere gravi ricadute sulla problematica che, se lasciata irrisolta, potrebbe stabilizzarsi o addirittura peggiorare, impattando in maniera significativa sul benessere psicosessuale del singolo e/o della coppia.

Affidarsi a un professionista dell’ambito sanitario formato in Sessuologia clinica può rappresentare quindi la scelta più opportuna.

Chi è il sessuologo?

Il Sessuologo è un professionista della salute, medico o psicologo, che, a seguito di un percorso quadriennale di formazione in ambito sessuologico, ha maturato competenze specialistiche nell’area della Sessuologia clinica.

Compito del Sessuologo è quello di facilitare la persona a fare chiarezza sul disagio sperimentato, e trovare una soluzione adeguata al fine di aiutarla a ripristinare il suo benessere sessuale.

Per quali motivi rivolgersi al sessuologo?

1 Ricevere informazioni e chiarire dubbi

Ognuno di noi si è confrontato almeno una volta nella vita con qualche dubbio inerente all’area della sessualità:

"Le donne che non raggiungono l’orgasmo attraverso la penetrazione hanno qualche problema fisico o psicologico?

Le dimensioni del pene contano?

E’ normale sentire dolore durante il coito?

Cos’è normale nella sessualità e cosa invece non lo è? "

Le incertezze possono essere legate per esempio alla mancata conoscenza anatomica, fisiologica o dei tempi di risposta sessuale; o coinvolgere specifiche pratiche sessuali, fenomeni sociali o richieste del nostro partner che magari ci destabilizzano e non sappiamo bene come inquadrare.

Molte persone si affidano al “dott. Google” o a racconti di amici sperando di trovare in tempi rapidi tutte le risposte che cercano.

Tuttavia la mole di informazioni, talvolta inesatte o imprecise, presente in rete può lasciarci ancora più confusi e frustrati.

Per questi motivi rivolgersi al Sessuologo per una consulenza può aiutarci a ricevere informazioni corrette, fugare dubbi e fare chiarezza ampliando le nostre conoscenze nell'area della sessualità.

2 Orientarsi rispetto alla strada giusta da seguire

Talvolta ci confrontiamo con un disagio ma non sappiamo bene di cosa si tratta, che direzione prendere e cosa mettere in atto per farvi fronte.

Possiamo sentirci insicuri rispetto a che tipo di percorso sarebbe preferibile e a quale figura sanitaria rivolgerci: uno Psicosessuologo? Un Urologo? Uno Psichiatra?…

Se lo Psicosessuologo ipotizza, a seguito di un attenta valutazione, che il disagio potrebbe coinvolgere anche (o soprattutto) aspetti di natura organica può decidere, in accordo con la persona, di “inviarla” a un altro professionista con competenze mediche specialistiche.

Il parere di un esperto in tal senso può aiutarci a inquadrare correttamente la problematica e a trovare la strada giusta per risolverla.

3 Confrontarsi su un problema di coppia 

Rivolgersi a un Sessuologo potrebbe esserci utile anche in casi in cui sperimentiamo difficoltà di diversa natura legate all’intimità di coppia.

Una consulenza con un terzo esperto può infatti aiutare la coppia a inquadrare correttamente il disagio, accogliendo aspettative e percezioni di ciascun partner.

Se lo ritiene opportuno, il Sessuologo potrà valutare con la coppia la possibilità di intraprendere un percorso sessuologico, concordando insieme tempi e obiettivi terapeutici. 

 

4 Intraprendere un percorso sessuologico

Molte persone che si confrontano con un disagio nell’ambito della sessualità ricorrono come primo intervento a strategie di self-help, recuperate su internet o su riviste.

Tuttavia queste opzioni di automedicazione possono essere dannose per due motivi.

In primo luogo, per far fronte a un problema sessuologico è consigliabile affidarsi a un professionista formato in sessuologia e allenato ad avere "una visione clinica globale", ovvero che sia capace di tener conto della storia di vita della persona, del suo modo di funzionare, e soprattutto dei significati che si nascondono dietro il disagio e concorrono a mantenerlo nel tempo.

In secondo luogo, rischiamo di interfacciarci con informazioni scorrette che possono confonderci, alimentando sentimenti di frustrazione, disistima sessuale e demotivazione.

Dunque ciò che possiamo reperire in termini di tecniche di auto-aiuto può rivelarsi nella maggior parte dei casi fallimentare poiché generalizzato, e pertanto non calibrato sulle caratteristiche personali e contestuali del singolo.

La presa in carico sessuologica non è MAI un intervento sganciato dalla Persona, dalla sua unicità e complessità. 

Rivolgersi al Sessuologo può essere dunque la scelta preferibile quando desideriamo affidarci a un professionista formato per gestire seriamente problematiche legate a un aspetto cosi importante e delicato come la nostra sessualità.

Sentirsi a proprio agio e soddisfatti rispetto alla propria sessualità è indice del benessere della persona e parte integrante della sua salute psicofisica.

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